Il Festival

Festival del Sociale

 

Il Festival del Sociale ha come obiettivo primario la dimostrazione che le persone appartenenti alla cosiddetta “area del disagio” costituiscono in realtà una risorsa notevole per l’intera comunità civile.
Il progetto intende realizzare un evento da ripetere ogni anno, fortemente coinvolgente e partecipato in cui tutte le realtà che operano nel sociale (persone diversamente abili, famiglie, associazioni di volontariato, enti e istituti che si occupano del sociale, ecc.)  “fanno festa” insieme alla popolazione del territorio. Un festival è prima di tutto un evento di altro spessore culturale in questo caso anche ludico, pertanto sono previsti numeri artistici soprattutto nel campo della musica e del teatro, tuttavia vuole essere anche, per come di seguito descritto, un momento conoscitivo, e quindi di condivisione e riflessione, con tutte le realtà che sul territorio operano per il sociale. E’ da evidenziare che l’attenzione del Festival è incentrata sulle varie aree del disagio, i protagonisti, quindi, dell’evento saranno i ragazzi, i giovani e le persone appartenenti a queste aree, tuttavia, proprio perché il Festival vuole essere l’espressione della massima integrazione e condivisione tra l’area della “normalità” e quella dei “diversamente abili”, a fianco a quest’ultimi ci saranno anche artisti provenienti dal mondo dello spettacolo, dallo sport, ecc.

Il FESTIVAL DEL SOCIALE SPECIALE è un progetto/percorso inconsueto ed unico in Italia, iniziato da tempo nel 2008, con 13 edizioni in 17 anni.
Un format che attraverso lo spettacolo offre performance,  azioni formative,  dibattiti,  esperienze e  testimonianze, di natura artistica e più largamente culturale, con la partecipazione connotativa di “persone speciali, e con la massima risonanza possibile, vuole alimentare una coscienza sociale, una consapevolezza identitaria che crei una comunità fatta di soggetti responsabili, critici e propositivi, che colgano, utilizzino e promuovano il valore salvifico dell’Arte e della Cultura.

— Finalita'

  • Creare e diffondere una cultura più sensibile al sociale e in particolare al mondo del diversamente abile, in una logica inclusiva e soprattutto valorizzativa che utilizza e promuove il valore salvifico dell’Arte.
  • Affermare i valori della fraternità, della solidarietà e dell’uguaglianza ovvero della differenza come connotazione positiva per una collettività giusta che legittima ciascuno proprio per le proprie specificità: differenze che, grazie al confronto e alla comunicazione, hanno il potere di attivare quel processo di crescita e accrescimento sociale volto a garantire l’inclusione dell’individuo nella sua interezza.
  • Promuovere un fenomeno rigenerativo per l’assetto sociale, richiamando anche i valori fondamentali della nostra Carta Costituzionale, garantendo quel riscatto sociale, quel riemergere dalle paludi dell’esclusione, di soggetti con abilità diverse e soggetti svantagiati o in situazioni di disagio che, comunque, possono e devono sentirsi parte attiva della propria comunità.
  • Educare e rieducare la comunità in cui si svolge il festival ad una visione del prossimo lucida e libera di pregiudizi.
  • Attivare una riflessione sul rapporto Individuo – Patrimonio culturale – Natura e Paesaggio, un trinomio importante che, per continuare a coesistere nel modo corretto, necessita di un importante momento riflessione appunto sulle regole che governano la corretta convivenza e il giusto equilibrio tra i reciprochi interessi; e il sociale in questo ambito si fa importante testimone e stimolo per mantenere e ritrovare gli equilibri.
  • Perseguire quindi quella necessità di equilibrio richiamata anche da Papa Francesco, il quale, in suo intervento sul tema, ha affermato che “abbiamo bisogno di una conversione ecologica”, ovvero di un percorso di cambiamento che tenga conto della relazione con la natura, perchè non si può scindere lo stare bene con lo star bene nell’ambiente in cui si vive. Attraverso questa lettura del mondo, è possibile riconciliarsi con la terra ed avere un’altra possibilità.

— Strumenti

Attività artistica di spettacolo dal vivo
Uno spettacolo di performance artistiche di livello nazionale portatrici di disabilità, di disagio, di svantaggio o con vissuti significativi a contatto con queste difficoltà (dalla povertà educativa a quella economica, dalla problematica fisica a quella psicologia o psichiatrica, dalla criticità di contesto a crisi di legalità, ecc ).
Lo spettacolo, oltre  ad artisti di profilo nazionale  che prevede anche:

  • artisti giovani e meno giovani della comunità locale o nazionale.
  • testimonianze coerenti sul tema.
  • premialità per persone fisiche o giuridiche di particolare valore o di particolare impegno con riferimento al tema della disabilità, dell’inclusione ecc.

Nonché  la ripresa televisiva e messa in onda TV di un format dedicato con successiva messa in onda su scala nazionale

Lo spettacolo vedrà anche la partecipazione di studenti universitari e che, aderendo al progetto del “Festival del Sociale Speciale”, psi inseriscono a pieno nella terza misisone dell’Ateneo con concrete ed importanti ricadute della produzione scientifica sul territorio in collaborazione con istituzioni territoriali, il mondo del terzo settore e la cittadinanza tutta.  A loro sarà riservata la concessione di piccole borse di studio o partecipazioni gratuite a Master Class  offerte dal Conservatorio di Musica P.I. Tchaikovsky con i più importanti protagonisti della musica. 
Lo spettacolo intende veicolare in modo più ampio e condiviso le tematiche affrontate nel con  talk show su attività esperenziale e storie di vita. Raggiungere una platea più ampia trova ratio nell’obiettivo importante di utilizzare lo spettacolo come strumento per abbattere ogni forma di pregiudizio e di indifferenza verso la realtà del disagio, favorendo la diffusione di una CULTURA più sensibile al sociale. L’utilizzo della televisione a livello nazionale consentirà anche di far arrivare il messaggio proprio nelle case dovei ancora vive la disabilità ed il disagio come forma di vergogna, nonché di stimolare e di diffondere un modello sociale positivo che rende onore al livello di civiltà di un Paese.

— Talk

Attività educative /formative

a) Confronto e dibattito con esperti accreditati sulle diverse tematiche specifiche della disabilità o del disagio in rapporto con il sostegno che può fornire l’Arte nonché la Natura; (solo per esempio, la disabilità fisica, l’autismo, i disturbi alimentari, le dipendenze da sostanze, da gioco e altre forme); 

b) Attività esperenziale per chi vive la disabilità o il disagio a contatto con il contesto culturale o naturalistico paesaggistico dei luoghi in cui vive.

ARTISTI ED OSPITI CHE VORREMO COINVOLGERE :

  • Annalisa Minetti cantante non vedente
  • Diana Anselmo disability manager/accessibility manager
  • Frida Bollani musicista ipovedente
  • Massimo Tagliata musicista non vedente
  • Clara Woods artista minorenne disabile e attivista
  • I Silent Beat ballerini sordi
  • Brazzo cantante sordo
  • Rocio Morales attrice
  • Simona Atzori ballerina e pittrice
  • Sebastiano Somma attore
  • altri…….

A questi si aggiungeranno ospiti intellettuali e professionisti che nel sociale hanno operato a livello nazionale, in definizione:

Maria Rita Parsi, Paolo Crepet, 
Peppe dell’Acqua, Alessandro Meluzzi